Intervista al maestro venerabile dell’Umbria, massoneria

Leggiamo e riportiamo intervista esclusiva a Nicola Luca Castiglione, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria“. Tagliamo il preambolo e partiamo direttamente dalle domande e risposte nell’articolo.

La Massoneria senza più segreti: ecco cosa è, chi sono gli iniziati, i requisiti per farne parte e la lunga storia con Perugia

D. Perchè nel 2017 qualcuno dovrebbe entrare a far parte della Massoneria?

“Perchè oggi come ieri è una scuola di libero pensiero, che permette di costruire un uomo diverso e di portare questo miglioramento interiore e di riversarlo anche nella società. In una società odierna priva di punti di riferimento e in grave crisi, non solo economica, i valori della Libera Muratoria e della Massoneria universale credo siano utilissimi per il bene comune”.

D. Da quando esiste la Massoneria, c’è il pregiudizio che sia un centro di potere occulto. Ammesso e non concesso che non sia così, cos’è questa potente Istituzione?

Non siamo un centro di potere, né intendiamo esserlo. Probabilmente un forte ruolo politico del Grande Oriente d’Italia c’è stato nel periodo risorgimentale e nel periodo in cui è stato creato lo Stato unitario. Questo perché l’istituzione massonica ha avuto un ruolo fondamentale per quanto concerne la componente liberale, cavouriana, ma anche  quella repubblicana mazziniana e garibaldina nel fare il Risorgimento italiano, nel combattere il potere temporale ma non spirituale della Chiesa e a costituire lo Stato unitario. All’inizio c’è stata una forte presenza di uomini politici all’interno, al momento però non vogliamo occupare nessun ruolo di potere, neanche politico. Vogliamo solo lavorare al nostro miglioramento e al bene comune”.

D. A livello locale, che tipo di peso politico e culturale ha la Massoneria?

“A Perugia la storia dell’Istituzione è strettamente intrecciata alla storia della città. Questo non possiamo negarlo. Basti vedere la toponomastica perugina; la maggior parte delle vie importanti sono dedicate ai fratelli massoni come Via Ariodante Fabretti che unisce Piazza del Rettorato con Piazza Fortebraccio, via Mario Angeloni (avvocato repubblicano massone che morì in Spagna per combattere contro il regime fascista), Guglielmo Miliocchi, solo per citarne alcuni. E’ indubbio che Perugia ha risentito del pensiero dei numerosi massoni nel corso della sua storia, ma da qui a vedere una organizzazione in grado di gestire il potere… bè ce ne corre. Ed è molto lontano. Questo non vuol dire che la Massoneria non abbia contribuito alla crescita e allo sviluppo della città di Perugia”.

Leggi  3 NOVEMBRE - LA FESTA DEI VIVI ...

D. Quante logge e iscritti ci sono in Umbria e come funziona il rito di Iniziazione?

R. “In Umbria ci sono 33 logge divise nell’Oriente di Perugia (quello principale), quello di Terni, di Città di Castello, Foligno, Todi e Spoleto. All’incirca siamo intorno agli 800 fratelli Maestri. L’iniziazione segue un preciso rituale codificato per il grado di apprendista e che prevede una formula antichissima che viene tramandata. Sono rituali che si rifanno alla nostra storia, al 1700. E poi ci sono i simboli, per noi fondamentali più delle parole perché eterni nel tempo. Come l’occhio che rappresenta l’illuminazione e il grande architetto dell’Universo. Un occhio onniveggente. Noi siamo tutti credenti, una prerogativa fondamentale per poter accedere all’iniziazione e far parte della Massoneria. Qualunque idea si abbia di Dio. Accettiamo uomini di ogni credo e religione“.

D. Che tipo di caratteristiche devono avere le persone che vogliono entrare a far parte della Massoneria?

“Sicuramente persone libere e di buoni costumi. Libere da ogni vincolo dogmatico, con la voglia di mettersi in discussione e pronti ad affrontare un lungo percorso di introspezione con lo scopo di migliorare se stessi. Ovviamente chi intende far parte di questa Istituzione deve avere delle qualità imprescindibili quali perseveranza, dedizione, voglia di approfondimento culturale e la predisposizione d’animo. Questo non vuol dire che ci siano aspetti legati al censo o all’appartenenza culturale, noi abbiamo nei nostri templi fratelli che appartengono alle diverse classi socio – economiche e che svolgono lavori diversi, così come ci sono professionisti di clara fama. Quello che conta è come si fanno le cose per rendere il miglior servizio alla comunità. Le principali logge livornesi erano costituite prevalentemente da operai e artigiani. Credo inoltre che siamo una delle poche associazioni vigenti che accetta persone solo previa presentazione del casellario giudiziario aggiornato e dei carichi pendenti. Vogliamo persone che siano persone specchiate…si valuta la persona a 360 gradi, come si comporta in famiglia, nella società, nel suo lavoro, quale è la sua predisposizione d’animo nei confronti degli altri.”

Leggi  Nuove religioni e nuovi profeti parlano

D. Non ci sono però ancora donne nella Massoneria…

“E’ un dibattito tutt’ora in corso…”

D. Nel corso dei trecento anni di storia, quello che la gente è riuscita a percepire è un alone di mistero e segretezza che ha sempre avvolto la vostra Istituzione. C’è un motivo particolare? 

Segretezza mai, se mai riservatezza. I nostri famosi elenchi degli iscritti sono stati sempre alla luce del sole. Nel corso della storia siamo stati osteggiati e duramente combattuti per secoli. Come la persecuzione dai noi subita prima del periodo risorgimentale quando la Massoneria contribuiva a far veicolare quei valori di libertà, uguaglianza a fratellanza che poi sono stati mutuati dall’Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese… subivamo dei veri e propri controlli di polizia da parte dei regimi. Poi c’è stata una forte contrapposizione con i valori temporali della Chiesa che soprattutto in Umbria hanno portato a una serie di contrasti violenti. Durante il periodo fascista è stata dichiarato illegale l’Istituzione, smantellati i templi e perseguitati i massoni. Quindi questa riservatezza spesso e volentieri serviva per difenderci. Tutto ciò che è libero pensiero ha sempre spaventato chi gestisce il potere. Abbiamo portato avanti valori di libertà laddove vigeva la monarchia, durante il fascismo portavamo avanti una scuola di pensiero anti dogmatica che non poteva essere accettata. Siamo antidogmatici per eccellenza, riteniamo che non ci possano essere verità assolute, siamo uomini del dubbio”.

D. Se siete antidogmatici e professate il libero pensiero, perchè allora non accettate persone atee?

“Noi lavoriamo alla gloria del grande architetto dell’Universo e riteniamo che credere in un essere supremo sia un requisito fondamentale per poter accedere al nostro cammino”

Leggi  INTEGRAZIONE, LEI, ORIGINI MAROCCHINE, NON VEDE ...

D. Oltre all’iscrizione, scegliete anche direttamente voi le persone da far entrare nella Massoneria?

“Sì, certo, se ci capita di notare persone che hanno requisiti adatti, li avviciniamo per favorire il loro ingresso nell’Istituzione. Previo colloqui si cerca di approfondire la conoscenza e capire se sono interessate. E’ comunque un percorso lungo per arrivare all’iniziazione, può durare mesi, anche un anno. Arrivano molte domande online, ma vengono attentamente vagliate. Sia per chi entra, sia per noi, è una scelta importante, anche perchè se il fratello decide di allontanarsi e di non fare più questo cammino con noi, per noi rimane un fratello a vita“.

D. Che cifra deve versare il singolo massone?

“Una quota annua. Cifra contenuta che permettere di mantenere la casa massonica e la sede centrale e i progetti. E’ una captazione fissa uguale per tutti ed è inferiore ai 500 euro, ma può variare a seconda delle esigenze e delle logge”.

D. Che progetti state portando avanti?

“Abbiamo messo in piedi, in collaborazione con gli asili notturni di Torino (Onlus figlia del grande Oriente) un progetto per favorire l’accesso gratuito alle cure odontoiatriche per coloro che non possono permetterselo. Il Comune ci ha offerto a un prezzo quasi simbolico un locale, noi a nostre spese abbiamo contribuito a ristrutturarlo poi provvederemo all’acquisto del materiale necessario per mettere in piedi un ambulatorio di odontoiatria. Speriamo di partire in autunno”.

Fonte: qui

Precedente Aristocrazia nera che controlla tutto, intervista a Riccardo Tristano Tuis Successivo L'idea di Africa che abbiamo è distorta

Lascia un commento